Quando i medici ci hanno proposto la dieta chetogena per nostro figlio, avevamo già provato tutti i principali farmaci. Nulla fino a quel momento era stato in grado anche solo di diminuire la frequenza e l’intensità delle crisi. Cinque, sei, anche dieci ogni giorno. In quel momento non ci siamo neppure chiesti quante probabilità avessimo di riuscire. Sapevamo che avremmo dovuto rivoluzionare la nostra vita, ma non avevamo alternative, e quindi non abbiamo avuto dubbi. “Proviamo, ce la mettiamo tutta. Passiamo le nostre notti a studiare, a calcolare, cucinare. E se dopo tre mesi non funziona, possiamo sempre tornare a una dieta normale”. Le cose sono andate meglio di quanto avremmo mai osato sperare: dopo solo un mese dall’inizio della dieta siamo riusciti ad ottenere il controllo delle crisi e ora, a distanza di un anno e mezzo, abbiamo potuto diminuire sensibilmente anche i farmaci. Ma il nostro è un caso isolato, oppure questa dieta può essere veramente efficace e utile per tante altre famiglie?