venerdì 16 giugno 2017

ARTE ED EPILESSIA

Wow!  Questa è una materia difficile e complicata .. basta cercare su internet e di esempi di famosi epilettici della storia ne troviamo pagine intere. 
Tuttavia vorrei spostare l'attenzione sulla mia situazione di epilettico appassionato di arte (anche perchè sarebbe impossibile parlarne a 360°).

Qual è l'arte che più mi interessa e mi incuriosisce? La Pittura e la Fotografia.


La passione per la Pittura abitava in me anche prima di diventare epilettico, idem per la Fotografia.

Pittura e  Fotografia per molti aspetti convergono, entrambi ritraggono situazioni, tutti e due fermano nel tempo un preciso istante (per farlo la Pittura necessita di molto tempo, mentre con la Fotografia pochi attimi sono sufficienti).

Io e Adriana, la mia compagna, visitando città importanti o capitali europee cerchiamo sempre il museo nazionale piuttosto che una pinacoteca o chiese e musei anche poco conosciuti o poco celebrati dalle guide turistiche. Spesso ci si trova di fronte a tesori di grande pregio quasi nascosti o poco pubblicizzati dai media, una similitudine che ben si addice a noi epilettici..

Ecco un esempio: io abito vicino a Modena, dove c'è la Galleria Estense (spettacolare); l'ho visitata
due volte, una da non epilettico e una da epilettico. Chiaramente in entrambi i casi l'ho trovata bellissima, ma la seconda volta, non dico tutti, ma qualche dipinto per me è stato vissuto con uno stato d'animo diverso, spesso più cupo o a volte al contrario più solare rispetto a quando avevo visitato la Galleria prima della diagnosi di epilessia. Potrebbe essere colpa o merito dell'epilessia? Io penso di si. 

Un secondo esempio è quando  circa due anni fa abbiamo visitato una mostra del pittore Antonio Ligabue. Ligabue, “isolato, emarginato, posto quasi al di fuori del consorzio civile, fagotto irsuto di paglia nel bosco, mascherato con una divisa consunta, senza forma prima che senza onore”, come lo descrisse Marino Mazzacurati. Tutta la sua leggenda ruota intorno a questa sua diversità non accettata dagli altri, scontata e pagata con una solitudine popolata da incubi, ma anche riscattata con la genialità della sua pittura.    


E' stato emarginato e discriminato dalla società e questo mi ricorda qualcosa, sembra di parlare di una patologia a noi conosciuta. Guardando i suo quadri tutto questo esce come se fosse vivo e ti riporta a quello che tu epilettico sei nei gradini della società, una società che lui dipingeva e che noi spesso combattiamo per emergere e per farci notare .


E poi c'è Caravaggio: un genio della pittura e dei suoi chiaroscuri che l'hanno reso famoso nel mondo. Io non sono un intenditore di pittura, ma quando ti trovi davanti a quadri simili, intuisci subito che l' autore aveva una marcia in più, la stessa marcia in più che dobbiamo avere  noi epilettici, una marcia che dobbiamo sfruttare al massimo.

Per quanto riguarda la Fotografia, il mio essere epilettico cambia il modo di vedere ciò che è intorno a me e che desidero mettere a fuoco e immortalare con uno scatto.
Prima cercavo paesaggi incredibili, fiumi, laghi, montagne, albe, tramonti. Adesso cerco volti, persone, situazioni di vita quotidiana, uso spesso il bianco e nero che avevo quasi dimenticato. Intendiamoci: se c'è un paesaggio naturale interessante, scatto la foto, ma scatto anche ben più volentieri la fotografia di un nonno che, con  la bicicletta tenuta per mano,  insieme al nipotino lancia cibo ai piccioni sul sagrato di una piazza. E scatto in bianco e nero. Un pò come noi epilettici,  che a giorni alterni siamo bianchi o siamo neri. Cerco volti non in posa o anche situazioni rubate alla vita quotidiana, la vita quotidiana che anche noi epilettici dobbiamo imparare a vedere, apprezzare e “rubare”, immortalare, anche se con molta fatica.




L'ARTISTA

L'Epilessia è un avversità da combattere. Ha modellato la personalità dell'artista e la sua capacità di vedere il mondo  in maniera differente. L'artista ha scoperto i segreti del mondo e riconosciuto questa sensazione: essere più sensibile, guardare e interagire diversamente. Questo potrebbe essere il motivo per cui è l'artista è diventato o diventata un artista.


Davide Oldani

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