Noi epilettici accettato la
nostra patologia siamo molto determinati nel combatterla , è una
malattia sfuggente difficile da vedere o capire da chi NON ne
è affetto, poi arriva, si ripresenta.
In un certo senso noi siamo
quasi “ abituati “ al buio che ci attende , alla sensazione di
un vuoto senza luce e colori (questo è quello che provo io) poi
lentamente tutto ricomincia a rientrare nella normalità ( passatemi
il termine ), scopri e vedi i volti di chi ti sta vicino, anche dopo
tanto tempo che ti seguono e sanno come gestirti sono volti che ti
fanno coraggio ma nello stesso tempo capisci che la paura è tornata,
in pochi minuti ritornano alle prime crisi e al NON conoscere
ciò che si presentava davanti a loro. MA SONO CON TE.
A volte ho come
l'impressione che io rendo più forti loro.
Secondo me è come il famoso
cane che si morde la coda: io epilettico non ho paura e rendo te più
forte , tu sei più forte e rendi me epilettico ancora più forte, è
quasi una frase senza senso!
Io è solo 3 anni che soffro
di questa patologia, in questi 3 anni tutti i mie famigliari , amici
o semplicemente conoscenti si sono impegnati nel conoscere è capire
la parola Epilessia, spesso dovendo fare i conti direttamente sul
campo ( come in guerra ) durante le mie crisi.
Allo stesso modo io ho
imparato a combattere.
Quando ti trovi con persone
che non conoscono la nostra patologia è molto complicato per loro
capire a livello medico e sociale quali sono i nostri problemi,
posso anche capirli , ma parli di un qualcosa che è quasi astratto e
rimangono ammutoliti di quanto cambia la tua vita.
Allora intuiscono ma non
capiscono che tutto quello che per loro è quotidianità per noi
diventa un traguardo da raggiungere e spesso con molta fatica .
Dobbiamo fare i conti
quotidianamente a livello medico/ sociale con la nostra patologia convivere con gli effetti collaterali dei medicinali che assumiamo,
rialzarci dopo ogni crisi ed accorgersi che sei stanchissimo , i
muscoli di tutto il corpo fanno male, capire e non capire subito la
realtà che ti circonda, una stanchezza infinita. Ma i tuo famigliari
o amici sono con te , GRAZIE.
Ma noi andiamo avanti e
tenti di saltare tutti gli ostacoli che l'epilessia impone , a volte
sono ostacoli non molto alti a volte sono dei muri , I MURI DELLA
GENTE IGNORANTE CHE CI VEDE COME MUTANTI .
La nostra è una vita
difficile a volte fatta solo di ospedali , esami, medicine, ricoveri.
( qui è doveroso ringraziare chi ci segue ) .
E' fatta di giornate buie
che già iniziano nel buio della notte e proseguono per tutta la
giornata, sono le giornate dove pensi che la tua Epilessia vince la
guerra contro di te , ma ( almeno per quello che mi riguarda non è
così ) allora ti rialzi conosci la tua patologia è subdola ,
impalpabile, sfuggente e vuoi vincere, ( non è facile, per niente
facile ), io l'Epilessia la vedo come una persona non gradita che
viene a trovarti a casa tua e spesso per buttarla fuori la devi
prendere a MUSO DURO.
E poi ci sono anche le belle
giornate di sole , colorate e luminose, sono le giornate dove fai
benzina ti armi e aspetti quelle buie.
Sono consapevole che ci sono
altre situazioni più facili e più difficili ma questo è quello che
provo io, non siamo tutti uguali ed ognuno reagisce diversamente .
Ma questo è quanto. IO e la MIA
EPILESSIA.
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