Questa era la mia intenzione, passare
un tranquillo sabato, fuori, a cena.
Il periodo che sto passando è florido
di crisi, tutti i giorni vado al circo, anzi mi piace così tanto che
ci torno anche più volte al giorno e proprio per questo motivo io e
la mia compagna abbiamo deciso di uscire a cena. La decisione non era
molto razionale, ma questo è quello che ti manda avanti. Già dal
mattino avevo assistito al primo spettacolo del circo e in tasca
avevamo i biglietti per altri spettacoli.
Ma la decisione è presa, fanculo
epilessia, questa sera si mangia pesce!!
Ma poi alle 18:30 arriva il mal di
testa. Conosco questo mal di testa, è un preludio, sapete, il famoso
brano strumentale che introduce ad una composizione molto più
articolata. Così è stato, il dolore è potente e aumenta sempre di
più e a questo punto il preludio mi introduce ad una vera e propria
opera di Bach e partiamo con la prima crisi. Passata la prima crisi
il dolore alla testa rimane ed è sempre potente, anzi direi
trafiggente. mi riprendo un po' (se così possiamo dire) ed arriva
la seconda crisi. A questo punto suono con Bach il barocco più
sfrenato compreso di fughe.
Riesco ancora ad “uscire” dalla
crisi, il delirio è totale, la realtà è distorta, le persone che
sono al tuo fianco non vengono più neanche percepite, vorresti
staccarti la testa e gettarla via. Allora vado di “gocce
imperiali”. Naturalmente non è il famoso distillato di erbe a 90°
gradi dei monaci cistercensi ma un potente medicinale. Mi sparo in
gola una bella dose ed aspetto che faccia effetto, ma mentre aspetto
arriva la terza crisi, sapete come si dice; “non c'è due senza il
tre”, poi il concerto finisce il sipario si chiude e l'orchestra
sinfonica inizia a sbaraccare. THE END.
Io rimango li, non capisco bene in
quale contesto, tutto il mio corpo è un dolore, sono stato preso a
legnate, sono stato legato alle caviglie e appeso in giù, sono stato
stirato e compresso, sei nel post-crisi e il medicinale inizia a
lavorare bene, a questo punto il tuo io e il tuo essere iniziano a
vagare per altri mondi, non parli ma riesci a dare una carezza sul
viso di chi era al tuo fianco, vorresti piangere ma non ci riesci, i
minuti passano e poi finalmente ti addormenti.
Tutto è passato, tutto è finito, puoi
riposare, domani sarai tutto rotto e ti racconteranno.
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