mercoledì 18 luglio 2018

CHI E' FOLLE?

Buongiorno, lei conosce il motivo del suo internato? Riesce a spiegarselo?
Buongiorno a lei dottore, io sono qui, anzi io sono venuto qui, perché vengo chiamato “Al matt”, forse vengo chiamato in questo modo perché sono sporco, perché non parlo con le persone per giorni o settimane, sono il matto che vive in una capanna nel bosco, vivo di caccia e pesca, faccio qualche miserevole lavoro per poche lire e dipingo quadri, ogni tanto riesco a venderne qualcuno sempre per poche lire. Io sono in questo posto per questi motivi. Sono ragioni che non piacciono alla vostra società, io sono per la società da voi costruita emarginato e folle.


Ma lei si sente un folle? Vedo che lei ha voluto internarsi in questo luogo, quale sono le ragioni di un simile gesto? Lei non ha mai fatto male a nessuno, tranne ad un tedesco nel 1945 al quale a spaccato una bottiglia in testa e in quel periodo tanti italiani volevano spaccare bottiglie in testa ai tedeschi, me compreso.
Io sono qua per scappare dalla vostra società, il mondo che avete costruito e la società in cui vivete a me sembrano assolutamente folli. La mia mente non vi comprende, io sono sicuro che nel futuro l'uomo sparirà dalla faccia della terra, non comprendiamo niente di noi stessi, siamo diventati arroganti, egoisti ed egocentrici, giudichiamo ma non vogliamo essere giudicati, siamo totalmente irragionevoli. Io mi trovo bene con la mia pazzia, sembra strano ed assolutamente senza senso, ma la mia pazzia è limpida, cristallina, certo, percepisco il mondo a modo mio, non sono violento e capisco la differenza tra il bene e il male, tutti questi miei pensieri e il mio modo di essere tento continuamente di trasferirlo ad altre persone nei mie dipinti. Io voglio dire al mondo chi sono ma non con le parole o una vita diciamo “normale”. Forse questa è la mia follia dottore, comunicare in maniera e in modi diversi, io, attraverso i mie dipinti e voi con quello che chiamate progresso. Quello che dipingo è la mia anima, io sono così! Io scappo dalla vostra società e la vostra società fugge da me, credo che sia un buon compromesso per la mia mente, voi dottori avete dato un nome a questo, “schizofrenia”, guardate i mie dipinti e dite che sono fatti in preda ad allucinazioni e psicosi, ma io dipingo e vedo un mondo diverso dal vostro, non vedo il mondo perfetto della vostra mente, della vostra società o collettività. Voi avete costruito una società incatenata al vostro essere perfetti, al vostro essere IO.
Voi non amate e non comprendete la disabilità, qualunque essa sia, la disabilità per tanti di voi diventa un problema da eliminare come la spazzatura, il disabile per tanti di voi fa parte di una casta miserevole e problematica. Avete combattuto guerre, sterminato uomini, donne e bambini, avete falciato vite come grano al sole e tutto questo per rivendicare una società civile e moderna. Caro dottore, io non sono fatto per questo, grazie, ma io vivo bene nella mia pazzia.
Ma come può rivendicare questo? Il nostro è un mondo che cambia, una società che si evolve e progredisce, non siamo più delle tigri che combattono e cacciano per vivere, non siamo più degli animali che si uccidono tra di loro. Non siamo più scimmie scese da un albero
Quindi lei afferma che non siamo più animali? Una tigre caccia, uccide la preda per sfamare i suoi cuccioli. Noi uccidiamo per vendetta, odio, rancore, uccidiamo per un pezzo di terra, uccidiamo per conquistare nazioni, uccidiamo per le religioni, uccidiamo per quattro soldi, uccidiamo perché a volte ci piace semplicemente farlo. E pensi, ci siamo autoproclamati Homo Sapiens Sapiens, il nostro IO è talmente forte che ci siamo definiti due volte sapienti. Lei cosa ci vede di sapiente nella nostra società, dottore?
Io sono un uomo di scienza e posso affermare che i progressi scientifici ci sono stati, tutto viene concepito per migliorare le condizioni umane. Il progresso è conquista, il progresso è sapere. Il sapere è il nostro futuro.
Migliorare le condizioni dell'uomo, progresso, società moderna, futuro. Tutte cose nobili, ma siete anche una società moderna che inventa guerre in nome del progresso, una società dove vengono sparate bombe di 300 kg. su paesini di campagna, una società che prende un giovane di 17/18 anni, gli da nelle mani un fucile e lo porta al fronte e gli dice spara e lui pensa: perché devo sparare? Siamo una società piena di assassini, stupratori, ladri, molestatori di bambini, una società che la mia mente non concepisce, dottore. Prima le parlavo di ragazzi che vengono armati per uccidere. I ragazzi non devono essere armati, i ragazzi devono corteggiare le donne, magari sposarle e mettere su famiglia, i ragazzi devono diventare uomini insieme alle loro mogli e vedere i bambini giocare, questa è la mia visione dottore. Io vedo e sogno questo dottore. Io sono un “semplice”. Io voglio vedere i bambini che giocano, non voglio vedere bambini che scappano dalle guerre o che vengono dilaniati dalle bombe.
Ma come vede tutto questo mi ha portato a diventare un visionario, un “matto” come dite voi, io mi sono internato per scappare dalla vostra folle modernità.
Lei parla della guerra, ma a volte la guerra è un male necessario.
Male necessario! Il male è il male! Non esiste un male buono e un male cattivo! Vi prego, dottore, tenetemi qua, tra queste mura, io fuori non vado bene, non è il mio mondo, sarò sempre un emarginato, sarò sempre una persona da evitare nella vostra società. Un folle tra i folli, io sono così, così come sono vivo giornate felici. Ma io domando a lei questo: voi siete felici?
Dopo avere udito le suo parole non posso rispondere a questa domanda , a questo punto lei è il dottore e io il pazzo.


Davide Oldani

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