Domani vorrei svegliarmi e vivere una
giornata tranquilla.
Uscire dalla tua gabbia, scappare.
Domani vorrei distruggere tutte le tue
costrizioni, dimenticare che esisti e sentirmi libero.
Libero di andare e camminare.
Non conosco la mia meta, non conosco
data di arrivo, non conosco il percorso.
Ma cammino con i mie piedi e guardo
indietro per ricordare le catene spezzate.
Domani vorrei svegliarmi e
riconquistare la mia dignità.
Sogno questo tutti i giorni, i giorni
sono diventati mesi e poi anni.
Ma sogno, immagino e dipingo quadri
nella mia mente.
Scatto fotografie, raccolgo frammenti,
sono frammenti della mia vita.
Ricordi spezzati, abbandonati, forse
miraggi.
Io mi sento libero! Sempre e comunque.
Ogni giorno raccolgo e tengo da parte
tutto quello che tu spezzi e abbandoni.
Ora sono ancora dietro di te.
Un giorno, nel mio futuro, vorrei
svegliarmi ed essere davanti a te.
Un giorno sarà così e tu correrai,
per starmi dietro, raggiungermi.
Dovrai essere molto brava a mantenere
il mio passo.
Gli anni passati dietro di te sono
stati per me un allenamento continuo.
Tu, non hai mai capito questo.
Io, non ero il numero due, imparavo,
apprendevo, capivo.
Picchiavi duro e io incassavo, cadevo e
mi rialzavo, mi spezzavi, ma io guarivo.
Non hai mai avuto coscienza di te
stessa.
Io si!
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