Strano, il periodo. Siamo ancora tutti,
o quasi, in quarantena. In Europa ci sono ancora migliaia di morti
ogni giorno e giustamente la comunità internazionale è molto
preoccupata per i paesi del terzo mondo.
Ora, io, come tutti, conosco quando si
parla di paesi del terzo mondo a cosa ci riferiamo. Ma qualcuno di
voi si è mai chiesto quali siano gli altri due mondi?
Credo che ognuno di noi dovrebbe fare
un esame di coscienza e chiederselo. Il primo mondo è quello ricco?
Civilizzato? Moderno? Socialmente avanzato, con una politica
nazionale stabile?
Io non penso, anche in queste nazioni
esiste disuguaglianza sociale, povertà, disoccupazione. Cure
mediche? Molte volte negate.
Se la vediamo così, allora anche nel
primo mondo coesiste un terzo mondo. Fallimento totale.
Seguendo questo ragionamento, i
cosiddetti paesi del terzo mondo sono solo nazioni razziate e
depredate per le loro ricchezze dal famigerato primo mondo. Che
tristezza.
Poi c'è il secondo mondo, ma realmente
esiste? Dove si trova? Come funziona? Cosa combinano?
Se facessi queste domande ai famigerati
esperti chissà quante risposte!! Probabilmente tutte diverse.
Io credo, che tutti noi abbiamo tutto
quello che il nostro bellissimo pianeta (che stiamo distruggendo)
può darci per vivere dignitosamente. Le risorse ci sono ma le
precedenze sono sbagliate.
Primo, secondo e terzo sono numeri che
calcolano una equazione creata da noi, una situazione nata e pensata
da noi ominidi nel corso dei secoli.
Saggezza e precedenze, c'è voluto un
virus per ricordarcele.
Adesso, purtroppo, ricomincio a vedere
e sentire quello che ci ha portato a quei famosi tre numeri.
Sono tornati i problemi politici e non
parlo solo dell'Italia. Vedo che ogni nazione pensa al suo bell'
orticello, dove far crescere i suoi pomodori, grandi, rossi e
succosi.
Il virus pian piano comincia ad essere
accantonato.
Sempre nazioni di serie A contro
nazioni di serie A. Suonando campane che dimenticano ancora una volta
il famoso terzo mondo.
Questione di tempo, poi tornerà tutto
come prima.
Il primo mondo con macchie invisibili
del terzo, il famigerato e sconosciuto secondo, che io sinceramente
non inquadro e non vedo.
Poi, eccolo li, il terzo. Da sfruttare
come si è sempre fatto, dimenticandosi di chi ci vive, pedoni di una
scacchiera che possono essere sacrificati.
A mai più nuovo virus, bentornato
vecchio e schifoso mondo.
Di cui, anche io, ahimè, ne faccio
parte.
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