sabato 28 marzo 2020

Il Ratto, adesso è invisibile.



Ratti e pulci li potevi vedere.
La peste camminava con loro.
Con il 1600 finirono le grandi pestilenze.
L'ultimo colpo di coda a Marsiglia nel 1720.
Una delle epidemie più feroci della storia.
Poi arriva lei, la spagnola.
Invisibile, i dottori la chiamarono H1N1.
Milioni di morti nel mondo, tra il 1918 e il 1920.
Le grandi pestilenze hanno accompagnato le vicende dell’umanità con un andamento ciclico fino ai nostri giorni.
In queste giornate il peso da portare è enorme.
Siamo chiusi in casa, ascoltiamo numeri e tabelle.
Ma quello che vediamo e ascoltiamo non sono numeri e tabelle.
Sono uomini e donne, fortunatamente pochi i bambini.
Parlano di numeri e dicono sempre che la maggior parte sono anziani che ci lasciano.
Gli anziani sono la nostra storia.
Una storia che non è scritta nei libri, è ricordata, è parlata.
Mia mamma è anziana o come dice lei, vecchia.
Nel 1943 aveva 10 anni e ricorda le bombe che cadevano.
Il fischio della discesa, il bagliore, la deflagrazione, a volte arrivava anche il vento caldo.
Suonavano sirene, come suonano adesso.
Scappavano nei campi e si gettavano nei fossi.
Ora si corre verso i pronto soccorsi, con i primi angeli.
Entri e non sai cosa succederà, ma ci sono altri angeli che ti aspettano.
A te sembrano alieni, per loro sei una vita da salvare. Anche a costo della loro.
Queste persone, un domani, quando saranno anziane, avranno una storia da raccontare.
Una storia che non parla di bombe, dovranno narrare una guerra diversa.
Un nemico invisibile che “livella” tutte le persone.
Alcuni, se riusciranno, parleranno di un grande camion militare che guidavano.
Ma, probabilmente, preferiranno bisbigliare una favola con un lieto fine.
Tutti noi, adesso, vorremmo vivere in una grande favola. E dimenticare questa guerra.











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