sabato 9 luglio 2016

La vita attraverso di te (Capitoli 7 e 8)

Tanto lo sapevo che non te n’eri andata..


Questa notte ti sei ripresentata, tanto lo sapevo che c’eri, Bastarda.








Un grande cuore


Oggi pensavo che in fondo averti come compagna di vita ha anche i suoi vantaggi.
Ieri giornata no: qualcosa ti ha risvegliata e tutta la mattina è stato un susseguirsi di “fuochi d’artificio” con te che vuoi uscire dal tuo angolino ed io che tento di ricacciarti dentro.
Ti stavi “allargando” dentro di me, non erano solo le solite “scosse interne”, ora a tratti si muoveva il braccio destro, se stavo parlando m’interrompevi la parola, persino nella mente riuscivi a disturbarmi facendomi perdere il filo del pensiero.
Così in me si è diffusa la solita paura che tu riuscissi a prendere il sopravvento.
Ho provato di tutto: yoga, qualche lavoretto in giardino, le mie goccine omeopatiche, distrarmi guardando la tv.... niente, eri più presente che mai.

Così, con l’anima incazzata a mille e l’umore sotto i piedi, mi telefona F.
F. è la mia ex-cognata, si dirà così?
Insomma, è la ex-moglie del fratello di mio marito, ma più che ex-qualcosa la considero una grande amica.
E’ una persona eccezionale, ha un grande cuore e una generosità d’animo senza limiti, forse anche alimentata dal lavoro che fa: è fisioterapista e il suo lavoro la fa stare principalmente tra le persone che soffrono, gli anziani e le persone con grandi problemi di salute. Tutto questo le ha sicuramente insegnato le vere priorità della vita rendendola una donna essenzialmente pratica e con un grande buon senso. Siamo molto in sintonia, pur essendo diverse abbiamo una visione della vita che ci accomuna.

Tornando alla telefonata, mi chiama appunto F. e mi dice che sarebbe libera nel pomeriggio e che, se non ho impegni, verrebbe a trovarmi per pranzo. Panico.
Lei sa della tua presenza nella mia vita, il problema non è quello, ma il fatto è che quando ti “risvegli” l’ultima cosa che vorrei fare è vedere qualcuno.

Così le dico che non è il caso, sto di merda, sono davvero in ansia e ho un umore nero.
Lei insiste, dice che proprio per quello dobbiamo vederci così mi distraggo, io prendo tempo e le dico che ci penso su.
Arrivano suoi sms che ribadiscono la cosa e così decido che sì, ha ragione lei, tanto peggio non può andare...
Infatti è andata meglio, molto meglio, al punto che per l’intero pomeriggio tu non ti sei più presentata.
Casualità o il fatto di non pensarci ti ha tenuta a freno?
Ma se è così allora non sei reale! Sei solo il frutto di una mia suggestione?
Ma accidenti se sono state reali le crisi che ho avuto...

Non so, non voglio chiedermelo, per ora mi fa sorridere il fatto che “grazie a te” abbia potuto constatare una volta di più quanto F. sia una splendida persona.

Claudia Giulietti


3 commenti:

  1. sono più noioso io a fare lo psichiatra che gli essere umani che si prendono il nome di EPILETTICI .

    io lo sono e questo non ha bloccato chi sono.. di sicuro l' epilessia mi ha fermato a modo suo , ma io stesso non mi oppongo REALIZZO a piccole dosi quello che voglio fare e senza accettare divieti da " conoscenti " o " parenti.

    tutti, quando intendo tutti, sono gli esseri respiranti ci siamo FORMATI seguendo l' ambiente che abbiamo attorno , che viviamo .

    tutti noi siamo SPECIALI e INIMITABILI , TE lo devi mettere in testa.. quando parliamo con un bambino capiamo la bellezza di ciò che stiamo vivendo , lui stesso la capisce .

    non esiste il CASO , è il CAOS quello che ci da spunti e rende reali le fantasie .

    .. da scrittore che sono la finisco qua perché la voglia di schiacciare
    tasti mi ha rotto .

    una tua risposta non mi darebbe noia e fastidio.

    Notte ,
    Ale

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