lunedì 29 aprile 2019

MAI SOLI





Questo quadro è intitolato “La solitudine”. E' un bellissimo dipinto di Antonio Fontanesi, ora in mostra ai Musei Civici di Reggio Emilia, insieme ad altre sue opere.
Mi sono soffermato a lungo di fronte a questa opera e ho tentato di inserirla nella mia vita quotidiana, vita che passo con la mia epilessia. Naturalmente la solitudine NON deve fare parte della nostra vita trascorsa giornalmente con la nostra patologia. Sarebbe un grave errore lasciare che la solitudine in tutte le sue forme intacchi la nostra vita. Questo non è facile, anzi la malattia ti porta ad isolarti, specialmente se la tua epilessia a volte è dannatamente “furiosa”.
Posso affermare questo con cognizione di causa. Ammirando l'opera di Fontanesi mi sono ricordato quante volte la solitudine mi ha tolto l'anima e lo spirito combattivo che serve contro questa patologia. Mi ha anche ricordato quante volte la medesima solitudine è servita per combattere questo stato mentale che è assolutamente deleterio per chi conosce sulla sua pelle l'epilessia.
Ci sono le cure mediche, i nostri famigliari, che spesso ancora prima di noi si accorgono della nostra solitudine. Abbiamo amici. Abbiamo anche persone che non capiscono o non vogliono capire la nostra patologia. E' tutta una grande giostra di emozioni positive e negative, è la nostra vita e diventa anche la vita di chi vive intorno a noi. Non dobbiamo mai dimenticare questo e dobbiamo fare in modo che la solitudine stia fuori dalle nostre case. La solitudine ci mangia vivi e nemmeno ce ne accorgiamo. Forse, ogni tanto, è bene fermarsi e riflettere, capire, arrabbiarci e poi tornare a vivere senza se e senza ma, con la nostra patologia.
Tutto quello che ho scritto è a volte dannatamente difficoltoso, problematico, ostico. Una vera e propria montagna da scalare. Ognuno di noi ha la sua personale montagna. Scalatela, anche a piccoli passi, ma arrivate in cima. Forse potrete arrivare sulla vetta anche da SOLI e quando guarderete in basso, là vedrete la vostra solitudine, quella da sconfiggere. Questa volta NON è riuscita a starvi dietro, questa volta avete vinto VOI.


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